Che cos'è la scienza?

Il termine scienza deriva dal latino scientia, che a sua volta proviene da sciens scientis, part. pres. del verbo scire «sapere». 

Nell'antica Grecia il termine corrispondente a quello odierno di scienza era epistéme, che indicava un sapere stabilito su fondamenta certe, al di sopra di ogni possibilità di dubbio, al quale era conferito un valore sacro, che consentiva di acquisire la saggezza e la sapienza. 

Homo sapiens

Fin dagli albori dell'umanità, molte domande hanno affollato la mente dei sapiens e, prima ancora, dei Neanderthal. 

Cos'è quella luce intensa nel cielo di giorno e perché di notte diventa tutto buio? Da dove veniamo? Che cos'è la vita? Come ha avuto origine tutto? 

La ricerca delle risposte a queste domande ha determinato la nascita della scienza. 

Tuttavia i primi rappresentanti dell'umanità, per spiegare i fenomeni naturali che osservavano, inventarono divinità, miti e poteri soprannaturali, responsabili dei prodigi che non sapevano come altro giustificare. 

Mito di Fetonte

Pian piano, col passare dei secoli e dei millenni, andavano consolidandosi le filosofie e le religioni che, inventando sempre nuovi miti e leggende, continuavano a tentare di dare spiegazioni plausibili alle straordinarie manifestazioni della natura e alle leggi della fisica e della chimica. 

Mito del Diluvio Universale

I primi barlumi di scienza hanno iniziato a brillare verso il IV – III secolo a.C. e li si può trovare negli Elementi di Euclide. 

Elementi di Euclide

Tuttavia bisognerà attendere la seconda metà del 1600, con Galileo Galilei, per veder nascere il vero metodo scientifico, che diede inizio alla scienza moderna. 

Galileo Galilei

La scienza è quell'insieme di conoscenze che ci permettono di sapere come ha avuto origine e come funziona l'universo e tutto ciò che esiste intorno a noi e dentro di noi. 

Queste conoscenze vengono acquisite attraverso il metodo scientifico. 

Il metodo scientifico è la modalità con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtà affidabile e verificabile. Esso consiste nella raccolta di dati empirici sotto la guida delle ipotesi teoriche da vagliare e nella analisi rigorosa, logico-razionale e, dove possibile, matematica di questi dati: come diceva lo stesso Galileo, associando le "sensate esperienze" alle "necessarie dimostrazioni". 

Però, da Galileo ad oggi, la scienza si è evoluta e si è suddivisa in sempre nuove discipline rendendo difficile definire una precisa metodologia universalmente applicata ed applicabile nei diversi secoli e nelle diverse discipline. 

Lo scopo della scienza è di pervenire a una descrizione verosimile, con carattere predittivo, della realtà e delle leggi che regolano l'apparenza dei fenomeni. 

Wonderful Science 

Le discipline scientifiche possono essere suddivise in due categorie:

- le scienze empiriche, (scienze naturali e scienze sociali);

- le scienze applicate, tra cui ingegneria e medicina, che si servono dei risultati delle prime due per fare progredire la tecnologia e l'industria sviluppando nuovi prodotti e servizi. 

Si tratta comunque di categorie strettamente interconnesse, fortemente relazionate alle discipline formali, di cui fa parte anche la matematica, le quali costruiscono teorie astratte. 

Molte persone confondono la scienza con lo "scientismo". Alcuni accusano noi, che ci affidiamo alla scienza per tentare di spiegare la realtà, di avere "fede" nella scienza, come se fosse una religione. 

Il filosofo Karl Popper spiegò: 

«La scienza non è un insieme di asserzioni certe, o stabilite una volta per tutte, e non è neppure un sistema che avanzi costantemente verso uno stato definitivo. La nostra scienza non è conoscenza: non può mai pretendere di aver raggiunto la verità, e neppure un sostituto della verità come la probabilità.»

(Karl Popper, Logica della scoperta scientifica, 1959) 

Karl Popper

«Se lo scientismo è qualcosa, esso è la fede cieca e dogmatica nella scienza. Ma questa fede cieca nella scienza è estranea allo scienziato autentico. [...] Non si può designare nessuno dei grandi scienziati come scientista. Tutti i grandi scienziati furono critici nei confronti della scienza. Furono ben consapevoli di quanto poco noi conosciamo.»

(Karl Popper, Simposio, cit. da Il futuro è aperto: il colloquio di Altenberg insieme con i testi del simposio viennese su Popper, pp. 72-73, Rusconi Editore, Milano 1989) 

Un'altra precisazione doverosa, riguarda un termine spesso frainteso. 

Nel linguaggio comune, se qualcuno dice: "Ho una mia teoria per spiegare questa situazione". Noi intendiamo che quella persona ha un'idea, un'ipotesi personale, con cui tenta di spiegare qualcosa. 

Ebbene, questo non è il senso che ha il termine "teoria", nel linguaggio scientifico. 

Una teoria, diversamente dall'accezione comune di "ipotesi non verificata", è la spiegazione di un fenomeno che ha basi sperimentali così solide da poter essere assimilata a un "fatto", come ad esempio la teoria atomica, la teoria della relatività e la teoria dell'evoluzione, oggi aggiornata e definita più correttamente Nuova Sintesi. 

Prove evoluzione

Le teorie scientifiche sono sempre aperte a revisioni, nel caso che nuove evidenze contraddicano le loro previsioni. La scienza non pretende di avere la conoscenza assoluta e definitiva di tutti i fenomeni, dato che i fondamenti di una teoria possono essere inficiati, se dati e osservazioni nuove contraddicono quelli precedenti. 

Albert Einstein

Tra complottismi, fake news, religioni, filosofie, miti, leggende, superstizioni e altre bizzarre invenzioni della mente umana, la ricerca scientifica rimane l'unico modo onesto e razionale per conoscere la realtà che ci circonda. 


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