Uè! Cari amici amanti della biodiversità e difensori degli animaletti buffi. Oggi ci tuffiamo nel mondo di un cavaliere corazzato, l’eroe schivo della classe dei mammiferi.
Il pangolino, con la sua armatura di squame e il suo sguardo timido, potrebbe sembrare uscito da un libro fantasy. Ma non lasciatevi ingannare, questo piccolo mammifero è più fragile di quanto appaia e sta combattendo una battaglia per la sopravvivenza. Fino al 2020 la maggior parte delle persone non sapevano nemmeno che cacchio fosse un pangolino, poi, di colpo, i TG di tutto il mondo ne parlarono come del possibile vettore che aveva permesso il salto di specie del virus responsabile della pandemia di CoViD-19. Il pangolino e una specie di pipistrello cinese furono i principali indiziati. Eppure ci sono ragioni più affascinanti per approfondire la conoscenza di questo animaletto buffo.
Alcune specie di pangolini, come il pangolino gigante (Manis gigantea) e il pangolino di Temminck (Manis temminckii), vivono prevalentemente al suolo nelle foreste e nelle savane africane.
Altre specie abitano le zone tropicali dell’Asia meridionale e del Sudest asiatico. Ad esempio, il pangolino delle Filippine (Manis culionensis) è noto per le sue scaglie più piccole e la coda più corta.
Esistono 8 specie di pangolini, e tutti sono minacciati di estinzione.
Più di un milione di pangolini sono stati trafugati negli ultimi decenni per il commercio illegale. E vai! Noi sapiens non ci smentiamo mai. Cogliamo ogni occasione per dimostrare di essere delle teste di ca##o!
A differenza dei supereroi, i pangolini non hanno superpoteri per difendersi, solo le loro squame, che sono fatte di cheratina, la stessa sostanza delle nostre unghie, e contro i bracconieri non hanno alcuna protezione. E badate che non sono solo i Paesi asiatici a favorire queste pratiche illegali. Anche in Europa è piuttosto florido il commercio di parti di questo animale le cui squame e la cui carne sono considerate taumaturgiche e per questo utilizzate come ingrediente per medicinali fai-da-te, la cui valenza non ha alcunché di scientifico, al pari di ossa di tigre, bile d’orso e cavallucci marini.
Nel solo 2018 nel continente europeo sono stati certificati circa mille sequestri di questo genere di prodotti per un totale di oltre 7 tonnellate suddivise in circa 300 mila dosi o unità.
Il bracconaggio e il commercio illegale di squame e carne sono i principali nemici del pangolino, ma io aggiungerei anche la stupidità umana. Perché se pensi che assumere polvere di squame di pangolino ti faccia funzionare meglio l'uccello o ti guarisca da qualche malattia, allora sei proprio un idiota!
La ricerca scientifica e la conservazione sono le armi che possono aiutarci a difendere questi preziosi animali.
La nostra missione è SENSIBILIZZARE il pubblico e COMBATTERE il commercio illegale di animali selvatici.
Dobbiamo alzare la voce per questi piccoli guerrieri. Non sono solo una curiosità naturale, ma una preziosa risorsa di biodiversità.
In conclusione, il pangolino non ha bisogno di essere il protagonista di leggende o miti. Ha bisogno di noi, di scienza e di azioni concrete. Quindi, la prossima volta che vedrete l'immagine di un pangolino, ricordate: dietro c’è una storia, una vita, una battaglia che merita di essere raccontata.
Navigare nella conoscenza ci porta a scoprire creature straordinarie come il pangolino. Continuate a esplorare, a imparare e, soprattutto, a proteggere!