Quanto è attendibile il test di Rorschach?

Buongiorno cari amici, oggi vi racconto un'esperienza emozionante che ho vissuto.
Per curiosità, ho fatto il test di Rorschach con uno psicologo e ho scoperto una cosa sorprendente.
Ecco la conversazione:


-Io: "E quindi lei in base a questo test può dirmi molte cose sulla mia personalità?"
-Dott: "Ma certo, lei mi dica cosa vede in questa figura".


-Io: "Un pipistrello".
-Dott: "Bene. E in quest'altra?"


-Io: "Un altro pipistrello".
-Dott: "Interessante. Ora mi dica cosa vede in questa".


-Io: "Sempre un pipistrello".
-Dott: "Affascinante!"
-Io: "Dott. non mi tenga sulle spine, mi dica cosa risulta. E' grave? Cosa ha scoperto?"
-Dott: "Lei è Batman!" 🦇😂😂😂


A parte gli scherzi, volevo semplicemente parlarvi di questo famoso test, risalente al 1921, perché mi sono chiesto:
Ma quanto è attendibile il test di Rorschach?
Ed ecco la risposta tratta da un articolo di «Le Scienze».
Il test proposto negli anni venti dallo psichiatra svizzero Hermann Rorschach - nel quale si chiede ai soggetti di descrivere ciò che vedono in una serie di dieci macchie d’inchiostro - è il più popolare tra i metodi proiettivi ed è somministrato ogni anno a centinaia di migliaia, o forse milioni, di persone.
A dispetto della sua popolarità, il sistema inciampa su due importanti criteri che risultavano già problematici all'inizio: l’affidabilità nella valutazione e la validità. Uno strumento affidabile nella valutazione porta a risultati analoghi indipendentemente da chi valuta e tabula le risposte. Una tecnica è valida se misura ciò che intende misurare.
Il metodo non individua in modo costante depressione, ansia o personalità psicopatica. Inoltre, per quanto gli psicologi somministrino il Rorschach per stabilire la propensione alla violenza, all’impulsività e al comportamento criminale, le ricerche fanno ritenere che nemmeno per questi obiettivi il test sia valido.
I risultati delle nostre ricerche servono forse a contrastare un quadro delle tecniche proiettive eccessivamente roseo. I nostri risultati offrono anche una lezione più ampia per chi pratica nelle cliniche, per gli studenti di psicologia e anche per il grande pubblico: perfino i professionisti di più lunga esperienza possono essere ingannati dalle loro intuizioni e dalla loro fiducia in strumenti la cui efficacia non trova conforto nei dati.
Generalmente non è considerato un test su cui basarsi senza ulteriori approfondimenti.


link all'articolo su Le Scienze



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