Una storia raccontata diversamente

 La penicillina. 

La storia ufficiale che ci raccontano a scuola dice che il 28 settembre 1928, un medico scozzese scoprì casualmente questo antibiotico naturale. Forse non tutti sanno però che il primo ricercatore cui si deve la scoperta degli antibiotici non è in realtà lo scozzese Fleming, bensì un italiano che nel 1895 descrisse il potere battericida di alcune muffe anticipando di oltre trenta anni la scoperta della penicillina da parte di Fleming 

Micrografia elettronica a scansione di muffe Penicillium che
producono catene di spore. Fornito da David Gregory e Debbie 

Nel 1895, il medico italiano Vincenzo Tiberio fece una scoperta rivoluzionaria che, purtroppo, passò inosservata per decenni. Durante il suo soggiorno presso la casa degli zii ad Arzano, vicino Napoli, Tiberio notò che la pulizia del pozzo di casa, che rimuoveva le muffe dalle pareti, era seguita da un aumento delle infezioni intestinali tra gli abitanti. Quando le muffe ricomparivano, le infezioni diminuivano.

Muffe Penicillium su piastra di Petri


Curioso di capire il fenomeno, Tiberio iniziò a raccogliere e analizzare le muffe, scoprendo che alcune di esse, come il Penicillium glaucum, avevano proprietà antibatteriche. Dopo aver condotto esperimenti in laboratorio, riuscì a dimostrare che gli estratti di queste muffe potevano inibire la crescita dei batteri. 

Penicillium glaucum


Tiberio scriveva: "Ho voluto osservare quale azione hanno sugli schizomiceti i prodotti cellulari, solubili in acqua, di alcuni ifomiceti comunissimi: Penicillium glaucum, Mucor mucedo ed Aspergillus flavescens. Per le loro proprietà le muffe sarebbero di forte ostacolo alla vita e alla propagazione dei batteri patogeni". 

L'articolo scritto da Tiberio per la rivista italiana Annali di Igiene Sperimentale nel 1895


Nei documenti scritti da Vincenzo Tiberio sono descritte in dettaglio le condizioni di crescita delle varie muffe isolate, il metodo di estrazione acquoso delle muffe e il loro potere battericida sia in vitro sia in vivo. Viene evidenziato il potere chemiotattico degli estratti delle muffe nelle infezioni da “Bacillo del tifo” e “Vibrione del colera”, con l’utilizzo come cavie dei conigli e la tecnica delle infusioni sottocutanea e intraperitoneale. Il lavoro risulta molto meticoloso, con dettagli sperimentali e una serie di tabelle in cui riporta l’azione degli estratti sulle cavie utilizzate. 



Nonostante la portata della sua scoperta, Tiberio non ricevette il riconoscimento che meritava. Pubblicò i suoi risultati sulla rivista italiana Annali di Igiene Sperimentale nel 1895, ma la comunità scientifica dell’epoca non prestò attenzione alle sue ricerche. Solo molti anni dopo, nel 1928, Alexander Fleming riscoprì le proprietà antibatteriche del Penicillium, ottenendo il Nobel per la medicina nel 1945.

La storia di Vincenzo Tiberio è un esempio di come il contesto e la comunicazione scientifica possano influenzare il riconoscimento delle scoperte. Oggi, il suo lavoro è finalmente riconosciuto come una pietra miliare nella storia della medicina. 


fonti: 

https://www.focus.it/cultura/storia/tiberio-litaliano-che-scopri-la-penicillina-molto-prima-di-fleming

http://www.storiadellamedicina.net/vincenzo-tiberio-e-la-scoperta-della-penicillina/ 

https://www.rainews.it/tgr/molise/video/2019/06/mol-penicillina-medicina-farmaci-scienza-ricerca-456774c9-7175-4a65-b839-3317a3cfb0d2.html 




Storia di un'estinzione

 La notte del 7 settembre 1936 muore l'ultimo esemplare di tigre della Tasmania. 

Cari amici, eccomi qui con il mio giovane amico Cyno, il tilacino (Thylacinus cynocephalus) comunemente conosciuto come tigre della Tasmania o anche lupo marsupiale. 

Io e Cyno

Il fatto è che Cyno non è né un lupo né una tigre, e, pur somigliando a un cane, specialmente per quanto concernente la conformazione del cranio, 

Cranio di Tilacino
Grande apertura delle fauci 

il tilacino in quanto marsupiale è solo molto, molto lontanamente imparentato con esso. 

Reperti fossili indicano che Placentati (come il cane) e Marsupiali (come Cyno) si sono separati da un progenitore comune circa 160 milioni di anni fa. 

Articolo su Nature che indica la separazione tra marsupiali e placentati 

I parenti più prossimi di Cyno, sono il numbat (Myrmecobius fasciatus) e il diavolo di Tasmania (Sarcophilus harrisii). 

Diavolo di Tasmania 

Numbat
Linea evolutiva del Tilacino
 

Il Tilacino era un animale solitario e notturno, che si nutriva principalmente di piccoli marsupiali e uccelli. 

Ma purtroppo gli ignoranti coloni gli attribuirono la fama di ladro di bestiame, e vennero introdotte taglie per ogni capo ucciso. 

Già nel 1830 la compagnia della Terra di Van Diemen introdusse le prime ricompense, mentre fra il 1888 ed il 1909 il governo tasmaniano pose una taglia di un dollaro australiano (circa 122 euro) per ciascuna testa di adulto e dieci scellini per cucciolo, pagandone in totale 2.184, sebbene si pensi che gli animali uccisi furono ben più numerosi. 

Cacciatore con un esemplare ucciso

Alla caccia spietata a cui i tilacini venivano sottoposti si aggiungeva la competizione con i cani usati dall’uomo, l'alterazione dell’habitat, la sparizione di molte delle sue prede, anch’esse cacciate dall’uomo e da gatti, topi e cani introdotti dall'uomo, portatori di cimurro. 

L’ultima uccisione di un tilacino fu nel 1930 per mano di un bifolco, il fattore Wilf Batty che sparò all'esemplare maschio che si aggirava sui suoi terreni. 

Il bifolco Wilf Batty con il Tilacino da lui ucciso

Il tilacino si è estinto nel 1936 con la morte in cattività di Benjamin, ultimo esemplare ospite dello zoo di Hobart, in Tasmania. 


Un tilacino in cattività

Venne catturato vivo nel 1933 e tenuto in cattività all’Hobart Zoo. 

Il nome “Benjamin” venne assegnato all’animale solo nel maggio del 1968, quando il sedicente allora guardiano dello zoo Frank Darby dichiarò che lo staff era solito appellare familiarmente in tal modo l’esemplare, sebbene non esistano prove a riguardo e anzi la curatrice dello zoo all’epoca Alison Reid e il pubblicista dello stesso, Michael Sharland, abbiano sempre smentito tale affermazione e addirittura dichiarato di non ricordare Darby come membro dello staff dello zoo.

Benjamin morì il 7 settembre 1936, rimanendo chiuso fuori dal suo alloggio per la notte e quindi patendo la grande escursione termica fra il giorno e la notte. 

Paradossalmente, 59 giorni prima della morte (il 10 luglio 1936) il governo tasmaniano decretò in maniera ufficiale lo status di specie in pericolo di estinzione del tilacino.

La sua morte segna la fine della tigre della Tasmania come specie. 

Questo splendido animale è stato sterminato dall’avidità e dall'ignoranza dei coloni e dallo sconsiderato sfruttamento del suo habitat. 

Fonte principale delle informazioni


Credit video: 

https://www.youtube.com/watch?v=6gt0X-27GXM&ab_channel=NFSAFilms


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