Il mistero dell'orgone

 Spesso capita, parlando di alcuni argomenti scientifici, che qualche "libero pensatore" (leggi "analfabeta funzionale"), se ne esca con qualche citazione di qualche scienziato o addirittura premio Nobel, che avrebbe fatto dichiarazioni a sostegno di qualche teoria strampalata, ma che il libero pensatore ritiene una prova inoppugnabile a conferma della validità delle sue credenze bislacche. 

Ma è possibile che uno scienziato, una persona che ha studiato la scienza e che quotidianamente è a contatto con ricerche ed esperimenti, possa cadere nella trappola dei bias cognitivi o peggio, andare proprio fuori di testa e mettersi a promuovere teorie assurde e fantascientifiche? 

Ebbene sì, ed è proprio la storia che sto per raccontarvi, una delle tante. 

14 dicembre 1954, deserto dell’Arizona, Wilhelm Reich sta scrutando il cielo. Sembra una normale giornata come tante ma, all’improvviso, tra le nuvole, Reich scorge un bagliore accecante. Prende il suo Cloudbuster, un aggeggio da lui inventato, e lo punta verso quella che considera un’astronave aliena. Gli alieni rispondono all’attacco, provocandogli diversi danni (o almeno così racconta lui). 

Wilhelm Reich
Wilhelm Reich

 

A un certo punto Reich inizia a pensare che gli alieni abbiano risposto per l’energia del suo arnese. Ed ecco che inizia uno dei suoi ultimi deliri, secondo cui lui stesso sarebbe stato un incrocio tra esseri umani e alieni: “Sono io forse un uomo dello spazio? Non è affatto impossibile che esseri provenienti dallo spazio esterno siano atterrati (o atterreranno in futuro) sulla Terra, e che, quali che possano essere le loro ragioni, abbiano incominciato a riprodursi qui”. 

Reich scrisse la sua teoria circa il rapporto tra UFO ed “energia orgonica” dopo aver letto Flying Saucers from Outer Space (1953) un libro di saggistica di Donald Keyhoe sugli oggetti volanti non identificati. 

FlyingSaucersFromOuterSpace
Flying Saucers From Outer Space

Il presunto scontro energetico nel deserto tra lui e gli extraterrestri si verificò circa tre settimane dopo aver visto "La Guerra dei Mondi" (1953). 

Reich non era un semplice imbroglione, era lievemente psicotico, disturbo che gli fu effettivamente diagnosticato. 

Nato da una ricca famiglia ebrea nel 1897, Wilhelm Reich, dagli anni '30 fino alla sua morte, ha fatto di tutto per cercare di dare credibilità scientifica alle sue teorie e alle sue bizzarre invenzioni. 

Brillante allievo di Freud, inizia prestissimo la sua carriera di medico, entrando fin da giovane nella Società Psicoanalitica di Vienna. 

Nel 1925 la prima pubblicazione: Il carattere pulsionale. 

Nel 1927 Reich si iscrive al Partito Comunista di Germania e pubblica un altro libro: La funzione dell’orgasmo. 

In quegli anni Hitler prendeva il potere. Wilhelm era comunista e pure ebreo, così fuggì in Austria e poi in Scandinavia, prima di rifugiarsi negli U.S.A. nel 1939. 

Reich iniziò a fare ricerche per la cura di diverse malattie, tra cui il cancro. E nell’ambito di queste ricerche, forse a causa dei suoi disturbi mentali, Reich sostenne di aver scoperto un’energia cosmica fino ad allora sconosciuta: l’energia orgonica.

Una sorta di energia di colore blu, che permea tutto lo spazio e che permetterebbe di curare tutta una serie di malattie (tipo il cancro) che attaccherebbero il soggetto proprio in conseguenza del fatto che quell’energia viene a mancare. 

In "American Odissey" Reich scrive che l’orgone è “l’energia cosmica primordiale” e che “Dio è l’orgone cosmico”. Lo squilibrio di questa energia sarebbe, secondo Reich, la causa di disturbi sessuali e malattie varie. Così decide di costruire il famoso "accumulatore orgonico", una specie di scatola a dimensione umana, rivestita di metallo. 

Accumulatore orgonico

Per tentare di dar credito alla sua teoria, Reich scrisse una lettera ad Albert Einstein ed egli acconsentì a incontrarlo un anno dopo, nel 1941. Einstein, si dimostrò interessato alle affermazioni del medico secondo le quali la temperatura della scatola si alzava, anche senza fonti di calore.

Ma i test di Einstein dimostrarono che le uniche differenze di temperatura all’interno e all’esterno della scatola erano dovute alla naturale tendenza dell’aria calda di concentrarsi vicino al soffitto più che vicino al pavimento.

Fu una conversazione delirante di circa quattro ore in cui Reich cercò con tutto sé stesso di dimostrare ad Einstein che il suo "orgonoscopio" permetteva di osservare l’energia orgonica circostante. Einstein lo ignorò, non riconoscendo alcuna scientificità nelle sue scoperte. 

Orgonoscopio


Negli anni '50, la Food and Drug Administration (FDA) iniziò a chiedere allo scienziato di fornire dati e prove delle sue ricerche, ma egli non ne fornì mai. 

Un professore dell’Università dell’Oregon, che aveva comprato un accumulatore, disse all’ispettore di sapere che si trattava di una bufala. Ma trovava la scatola ugualmente utile perché sua moglie vi sedeva dentro tranquilla, per quattro ore al giorno. 

Reich venne arrestato l’11 marzo del 1957 dall’FBI. Morì qualche mese dopo, il 3 novembre. Reich usava la terapia orgonica senza che questa avesse basi scientifiche e fosse effettivamente riconosciuta come terapia. Nonostante ciò, ci sono molti furboni che tutt’oggi costruiscono accumulatori orgonici in tutto il mondo e siti farlocchi di pseudoscienze che promuovono la validità di questa bufala. Senza contare quelli che accalappiano i gonzi creduloni vendendo loro gli oggetti fatti di "orgonite". 

L'orgonite è un'invenzione esoterica e pseudoscientifica costituita da una miscela di metalli e materia a base di carbonio (la "matrice") e che contiene per lo più cristalli o minerali e talvolta altri additivi. 

Trappola per allocchi


L'orgonite è utilizzata nell'ambito della medicina alternativa qualificata come pseudoscienza dalla comunità scientifica. 

Ho fatto un'accurata ricerca per trovare articoli scientifici seri a sostegno di questa fantasiosa teoria. Indovinate quanti ne ho trovati? Nemmeno uno. 

Gli unici siti che promuovono come valide queste teorie sono i siti di pseudoscienze e complottismo. Nessun sito scientifico serio sostiene queste fantasie. 


La teoria dell'orgone è ritenuta inattendibile da tutta la comunità scientifica in quanto incompatibile con le attuali conoscenze scientifiche e priva di conferme sperimentali ed è altresì considerata semplicemente pseudoscienza. 

Pdeudoscienza

Ma non c'è da meravigliarsi, in fondo quante persone credono di potersi curare con l'omeopatia, nonostante la non scientificità di questa pratica? 




La Paleoarte

 Ebbene sì, ho avuto il privilegio di intervistare un bravissimo paleoartista, Davide Bonadonna, che ha illustrato, fra mille altre cose, anche una copertina di National Geographic, mica cazzi!  

National GeographicIntervista

E' stata una piacevole chiacchierata su questa straordinaria arte, i soggetti, le tecniche, la ricerca scientifica. 

Ecco il video dell'intervista

 










Ospitalità

 La natura riserva sorprese perfino su un balcone nel centro città. Ed ecco che in una gelida e ventosa giornata, in pieno inverno, è venuta a rifugiarsi tra le mie piante, una splendida Vanessa atalanta, un lepidottero appartenente alla famiglia Ninfalidi, diffuso nelle zone temperate di Eurasia e Nord America. 

Vanessa atalanta 
Vanessa atalanta


Quando ho avvicinato una mano per sfiorarla, si è agganciata con una zampina e mi si è arrampicata sulla mano e per lungo tempo è rimasta lì. Di volar via non ne voleva sapere (come si vede nel video). 

clicca per vedere il video

L'ho ospitata nel mio studio su una pianta di Pothos (Epipremnum aureum) varietà golden. 


Dopo alcuni giorni il meteo è migliorato e così l'ho lasciata andare per la sua strada. 

Questa specie vive per circa undici mesi e in inverno è anche in grado di cadere in uno stato di ibernazione, da cui si risveglia in primavera. 

Nelle zone dell'Europa meridionale, è comunque in grado di alzarsi in volo anche d'inverno se il tempo è bello. 



Imparare a praticare l'ecologia

Un'invenzione affascinante 

Bici
La mia fantastica bici

Decidere di non utilizzare l'automobile può sembrare una scelta drastica e inutile, se non quasi impossibile, ma la scienza ci dice che non è così. 

Personalmente ho deciso di non possedere affatto un'automobile e di usare, come mezzo di trasporto, la mia vecchia bici. 
Nonostante i suoi quasi 30 anni, è in ottime condizioni, ma aveva bisogno di una revisione, per controllare che tutto funzionasse al meglio. Così mi sono cimentato in un meticoloso lavoro di manutenzione ed ho smontato completamente la bici. 


Bici
La mia bici smontata

Ho controllato, pulito e sistemato ogni singolo componente, fino alle piccole viti e le sferette dei cuscinetti. 

Bici

Questa impresa mi ha dato l'opportunità di capire la complessità e l'ingegno che si nascondono dietro una semplice bicicletta. 





Questa meraviglia della tecnologia è un concentrato di fisica e matematica. 

Una combinazione di apparati  meccanici che assolvono svariate funzioni. 











L'invenzione della bicicletta è da attribuire al barone tedesco Karl von Drais nel 1817. La bici quindi ha compiuto ben 207 anni! 

Il nome scelto dal barone per la sua bici fu Laufmachine  (macchina da corsa) ma molti, in suo onore, la chiamarono draisina o draisienne in francese. 

Draisina

In Italia fece il suo debutto nel 1819. 

La bicicletta può essere considerata la macchina più efficiente dal punto di vista energetico,  oltre 200 volte più efficiente che andare in moto o in auto. 

Nessun altro mezzo riesce a convertire una parte così alta dell’energia consumata, in movimento: secondo alcune stime, in condizioni reali di utilizzo, il 98% dell’energia spesa da chi pedala viene trasformata in spinta in avanti. Valori molto distanti da quelli di un’automobile a combustione interna, che ha un’efficienza che di rado supera il 30% e, per giunta, ottenuti senza inquinare e con un consumo di materiali e risorse molto inferiore. Insomma, in un momento segnato da prezzi dell’energia molto elevati e da livelli di inquinamento crescenti, la bici è un’alternativa eccellente all’auto, soprattutto per le distanze tipiche dei centri urbani. 

Chi va in bici è sia passeggero che motore e fa uno sforzo minimo per rimanere in posizione. I suoi muscoli sono utilizzati solo per la locomozione, in modo molto efficace.

A velocità costante, non c’è quasi nessuna “perdita” di energia cinetica e questa riguarda solo le gambe e interessa solo l’1% dell’energia cinetica totale del ciclista.


Grafico

I dati provengono da Sustainable Transport Public Policy E6-40-04-021 del prof. David Banister della Oxford University School of Geography e riportano i consumi energetici per km, nell' ordine:  bicicletta, camminare, tram o metropolitana leggera, bus, treno elettrificato e diesel, metropolitana (specificamente la Metropolitana di Londra), motocicletta, automobile, aereo, taxi e camion. 

Questa famosissima foto è davvero significativa. 

Einstein

Albert Einstein amava andare in bici e disse: “La vita è come andare in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio devi continuare a muoverti.” 

Ferrara è la “città italiana delle biciclette”, dove l'utilizzo di questo mezzo da parte dei cittadini è tra i più alti in Europa: nel 1991 la percentuale di utilizzo era del 30,7% contro il 30% di Copenaghen o il 27,8% dell'Olanda. Nel 2000 un’indagine realizzata da DataBank su un campione rappresentativo ha ribadito che il 30,9% dei ferraresi continua ad utilizzare la bicicletta, ma il popolo dei ciclisti ferraresi è pari a circa l’89,5% dei suoi 135.000 abitanti. 

E le altre città? Come mai non si incentiva l'uso delle bici anche nel resto d'Italia? 
Una città dove si viaggia in bici è una città più pulita, più silenziosa, dove l'aria è meno inquinata e i cittadini sono più sani perché respirano meglio e fanno più attività fisica. 
Un sondaggio effettuato da Ipsos conferma che, in tutti i 28 Paesi (compresa l’Italia) in cui è stato condotto, la bici viene considerata determinante per ridurre le emissioni di CO2 e il traffico. 
Inoltre, una città dove si viaggia prevalentemente in bici è una città più sicura, dove il rischio di essere ammazzati da un idiota in automobile che sfreccia a 80-100 Km/h è sicuramente molto più basso. 

Ma ecco che sento già una vocina gracchiante che urla: "E gli anziani e i disabili come fanno a usare la bici?" 

Ovviamente non tutti possono andare in bici (come non tutti possono guidare l’auto o semplicemente comprarla e mantenerla), ma molti anziani e disabili possono usare la bici, a due o tre ruote, tradizionale o elettrica a pedalata assistita, e spesso possono usarla con più facilità e con meno costi dell’automobile. 
Infatti a pari velocità, in bici si consuma circa un quinto dell’energia che serve per camminare, quindi in pianura andare in bici è più vantaggioso che andare a piedi, mentre la bicicletta elettrica a pedalata assistita consente di superare molti limiti di distanza e dislivello. I tricicli possono anche ovviare a eventuali problemi di equilibrio mentre con borse e portapacchi è possibile caricare diverse decine di kg di materiali (dalla spesa, ai libri, all'occorrente per hobby e svago). 

In molti Paesi del mondo, possedere una bici è quasi un lusso ed è l'unico mezzo di trasporto, oltre ai piedi, che moltissime persone possono permettersi. 
Impariamo a pensare in modo ecologico, per il bene del pianeta, perché di conseguenza ciò si rifletterà positivamente sulla nostra vita e su quella delle generazioni future. 

Lasciate a casa l'auto ogni volta che potete e usate una bici, ne guadagnerete in salute per voi e per il pianeta. 

Bici
La mia fantastica bici con il carrello per trasportare qualsiasi cosa



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